Desenzano e il suo territorio: il piano terra propone un percorso cronologico-didattico che attraversa la storia della presenza umana nel territorio di Desenzano dal Paleolitico sino all’Alto medioevo. I materiali esposti provengono sia dalle prime collezioni private che hanno costituito il nucleo originario del patrimonio museale sia dalle raccolte di superficie dei gruppi archeologico operanti nel territorio, sia dai diversi scavi archeologici che hanno interessato e interessano il territorio.

Il pugnale di PoladaIl pugnale di PoladaIl percorso espositivo del piano terra, attualmente in via di ridefinizione, si articola in due sale dedicate al territorio di Desenzano: nella prima si illustrano le fasi più antiche, dal Paleolitico all'età del Rame, e la storia delle ricerche; la seconda riguarda in particolare le vicende legate all'epoca romana e Tardo Antica.

Sala 1: ampio spazio è dato alla collezione Mosconi. Emilio Mosconi (1897-1983) iniziò a interessarsi di archeologia fin da quando era ragazzo; le sue ricerche si  concentrarono al Lavagnone (Desenzano del Garda-Lonato). Nel corso degli anni raccolse numerosi reperti, che furono anche esposti nella sua abitazione. Alla sua morte, il figlio consegnò la collezione allo Stato affinché fosse esposta “alla visione e allo studio dei cittadini”, come desiderava il padre, nel Museo di Desenzano. Al primo piano del museo è esposto il coltello messorio in legno con lame in selce.

Nella sala è esposto anche un unico reperto dell'importantissima palafitta di Polada (Lonato-BS), oggi distrutta: una lama di pugnale decorata, rinvenuta nella seconda metà del secolo scorso. La collezione di Giovanni Rambotti, formatasi nel corso alla fine dell'800 e comprendente moltissimi reperti salvati da Rambotti stesso nel corso dei lavori di estrazione della torbe presso la palafitta di Polada, è conservata infatti presso il Museo delle Civiltà di Roma.

Sala 2: attualmente, è dedicata alle fasi finali dell'età del Bronzo, con i rinvenimenti effettuati nel sito dell'età del Bronzo di Ponte San Marco (BS) e all'età romana e Tardo Antica, con un focus sulla villa rinvenuta in località Faustinella a Desenzano

Il sarcofago di Atilia UrbicaIl sarcofago di Atilia UrbicaNel chiostro è poi esposto il sarcofago del II-III secolo d.C. dedicato ad Atilia Urbica, a riconferma della presenza sul territorio di importanti famiglie romane.

Sempre nel chiostro si trovano un bassorilievo raffigurante un leone veneziano, risalente all'epoca del dominio della Repubblica di Venezia su Desenzano (dal 1426 sino alla fine del '700) e una delle colonnine originali che adornavano il chiostro stesso.